TARIFFE AGEVOLATE PER IL TRASPORTO PUBBLICO ANNUALITÀ 2023

IMPORTANTE: l’agevolazione può essere richiesta anche per la tratta urbana gestita da Etruria Servizi s.r.l. nel territorio comunale. All’ottenimento del voucher, lo stesso andrà  saldato (in contanti o tramite bonifico) presso la […]

Esplora contenuti correlati

REFERENDUM ABROGATIVI 12 GIUGNO 2022 – VOTO PER CORRISPONDENZA DEI CITTADINI ITALIANI RESIDENTI ALL’ESTERO

13 Aprile 2022

La Corte di Cassazione, con sentenze nn. 56, 57, 58, 59 e 60 in data 16 febbraio – 8 marzo 2022 ha dichiarato ammissibili i cinque referendum popolari abrogativi ex art. 75 della Costituzione con le seguenti denominazioni:

  1. Abrogazione del Testo Unico delle disposizioni in materia di incandidabilità e di divieto di ricoprire cariche elettive e di Governo conseguenti a sentenze definitive di condanna per delitti non colposi;
  2. Limitazione delle misure cautelari: abrogazione dell’ultimo inciso dell’art. 274, comma 1lettera c), codice di procedura penale, in materia di misure cautelari e, segnatamente, di esigenze cautelari, nel processo penale;
  3. Separazione delle funzioni dei magistrati. Abrogazione delle norme in materia di ordinamento giudiziario che consentono il passaggio delle funzioni giudicanti a quelle requirenti e viceversa nella carriera magistrati;
  4. Partecipazione dei membri laici a tutte le deliberazioni del Consiglio direttivo della Corte di Cassazione e dei consigli giudiziari. Abrogazione di norme in materia di composizione del Consiglio direttivo della Corte di Cassazione e dei consigli giudiziari e delle competenze dei membri laici che ne fanno parte;
  5. Abrogazione di norme in materia di elezioni dei componenti togati del Consiglio superiore della magistratura.

 

Con Decreto del Presidente della Repubblica del 06 Aprile 2022, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 82 del 07 Aprile 2022, è stata fissata al 12 giugno 2022 la data del referendum abrogativo, che vedrà coinvolti anche i cittadini italiani residenti all’estero.

Si ricorda che il VOTO è un DIRITTO tutelato dalla Costituzione Italiana e che, in base alla Legge 27 dicembre 2001, n. 459, i cittadini italiani residenti all’estero, iscritti nelle liste elettorali, possono VOTARE PER POSTA. A tal fine, si raccomanda quindi di controllare e regolarizzare la propria situazione anagrafica e di indirizzo presso il proprio consolato.

È POSSIBILE IN ALTERNATIVA, PER GLI ELETTORI RESIDENTI ALL’ESTERO ED ISCRITTI ALL’AIRE, SCEGLIERE DI VOTARE IN ITALIA PRESSO IL PROPRIO COMUNE DI ISCRIZIONE ELETTORALE, comunicando per iscritto la propria scelta (OPZIONE) al Consolato entro il 10° giorno successivo alla indizione delle votazioni. Gli elettori che scelgono di votare in Italia in occasione della prossima consultazione referendaria, riceveranno dai rispettivi Comuni italiani la cartolina-avviso per votare presso i seggi elettorali in Italia.

La scelta (opzione) di votare in Italia vale solo per una consultazione referendaria.

Si ribadisce che in ogni caso l’opzione DEVE PERVENIRE all’Ufficio consolare NON OLTRE I DIECI GIORNI SUCCESSIVI A QUELLO DELL’INDIZIONE DELLE VOTAZIONI, OVVERO ENTRO IL GIORNO 17 APRILE 2022. Tale comunicazione può essere scritta su carta semplice utilizzando il modello in allegato e – per essere valida – deve contenere nome, cognome, data, luogo di nascita, luogo di residenza e firma dell’elettore, accompagnata da copia di un documento di identità del dichiarante.

 

Come prescritto dalla normativa vigente, sarà cura degli elettori verificare che la comunicazione di opzione spedita per posta sia stata ricevuta in tempo utile dal proprio Ufficio consolare.

La scelta di votare in Italia può essere successivamente REVOCATA con una comunicazione scritta da inviare o consegnare all’Ufficio consolare con le stesse modalità ed entro gli stessi termini previsti per l’esercizio dell’opzione.

Se si sceglie di rientrare in Italia per votare, la Legge NON prevede alcun tipo di rimborso per le spese di viaggio sostenute, ma solo agevolazioni tariffarie all’interno del territorio italiano. Solo gli elettori residenti in Paesi dove non vi sono le condizioni per votare per corrispondenza (Legge 459/2001, art. 20, comma 1-bis) hanno diritto al rimborso del 75 per cento del costo del biglietto di viaggio, in classe economica.

L’ufficio elettorale è a disposizione per ogni ulteriore chiarimento.

Allegati

File Dimensione del file
rtf MODELLO PER OPZIONE VOTO IN ITALIA 67 KB